domenica 22 maggio 2016

L'immensa eredità di Pannella

Editoriale Radio Onda Libera del 20 maggio 2016

Per ricordare Pannella servirebbero fiumi di inchiostro, intere trasmissioni televisive e radiofoniche, pagine e pagine on line. E' stato un personaggio unico nel panorama politico italiano. Da sempre leader del Partito radicale, Ha cambiato con le sue battaglie l'Italia. Questo il suo grande, grandissimo merito. E lo ha fatto senza mai gestire il potere, stando sempre in minoranza, ma con una strepitosa forza, anche di comunicazione e persuasione, riuscendo a smuovere migliaia e migliaia di persone e anche le coscienze su temi come i diritti civili.
Un politico atipico, sicuramente, per nulla ipocrita, anzi fuori dagli schemi, molto popolare e preparato da meritarsi il rispetto di leader europei più che dei suoi colleghi italiani. E sì perché nel nostro Paese è stato anche deriso e sbeffeggiato per i suoi continui scioperi della fame, per le sue campagne, per il suo essere contro corrente. Di solito quando uno muore si celebrano le gesta e la vita diventa un corollario di buone azioni. Epitaffi del genere lo farebbero incazzare, soprattutto se venissero da gente che non lo ha apprezzato.
Comunque, tornando a quanto ha dato all'Italia, ricordiamo che a lui vanno ascritte conquiste come il divorzio, l'aborto, i diritti degli omosessuali, l'obiezione di coscienza antimilitarista, le battaglie contro la pena di morte e la partitocrazia, per la pace e la fame nel mondo.
Possiamo senz'altro dire che Giacinto Pannella detto Marco è stato un grande personaggio del Novecento, un leader indiscusso e anche un po' dispotico, che è passato da Togliatti a Renzi, da De Gasperi a Craxi e Berlusconi. E ha lasciato un'eredità immensa di grandi valori e lotte civili.

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