mercoledì 24 agosto 2011

La prigione dell'usura

Editoriale Radio Onda Libera del 24 agosto 2011

L'usura è uno dei terribili mali del nostro tempo, uno dei fenomeni più
odiosi. Perchè mette una persona in uno stato di costrizione, di sottomissione economica e psicologica. Perchè crea un rapporto perverso di dipendenza della vittima con lo strozzino.
La crisi economica, e la conseguente stretta creditizia attuata dalle banche, aumenta esponenzialmente il rischio usura nel Paese, soprattutto al Sud.
E' quanto sostiene una recente indagine secondo la quale, fatto base 100 l'indice medio nazionale, alla Campania spetta la maglia nera dello strozzinaggio, con un tasso del 166,1.


Nel Nord la situazione presenta un quadro differenziato: al Nordovest il fenomeno usurario è in forte calo, a Nordest, pur essendo ancora a livelli più contenuti dell'ex triangolo industriale, tende ad aumentare.
L Umbria si colloca poco al di sotto della media nazionale ma i casi, al di là dei numeri, destano preoccupazione. Nel 2010 la Fondazione umbra contro l’usura ha deliberato interventi assistenziali per un 1.168.000 euro. Sono state analizzate più di 80 pratiche di richieste di intervento. Il 42 per cento delle domande sono state presentate da dipendenti e pensionati. La maggioranza delle richieste però, il 58 per cento, sono venute da commercianti ed artigiani.
Oltre il 75 per cento delle richieste derivano da una situazione economica negativa per rapporti con banche, Equitalia e finanziarie. Il 25 per cento riguardano l'impossibilità di onorare mutui, prestiti di finanziarie e debiti verso fornitori a causa della chiusura dell'attività commerciale o per la perdita del lavoro.
Dimensionare, quantificare l'usura solo attraverso il numero di denunce non è
molto attendibile perchè il fenomeno rimane in larga parte sommerso e risulta quindi leggibile con difficoltà. E di solito le motivazioni per le quali molti cadono nelle mani degli strozzini non sempre vengono a galla. Oltre al perdurare della crisi, per artigiani e commercianti sono le scadenze fiscali a spingere molti operatori economici a ricorrere a forme di finanziamento illegali. Per i disoccupati o i lavoratori dipendenti, invece, sono i problemi finanziari che emergono dopo brevi malattie o infortuni, o anche alcune dipendenze patologiche.
Finire nella rete degli strozzini è uno dei guai peggiori che possono capitare, occorre da un lato una sensibilità istituzionale nel sostenere le associazioni che operano per arginare il fenomeno ma occorre da parte di chi rimane imbrigliato un po’ di coraggio per dire basta e denunciare l’usuraio.
Solo così ci si libera da una prigione.

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