mercoledì 3 agosto 2011

Cinque regioni si danno la mano

Editoriale Radio Onda Libera del 3 agosto

Turismo e in particolare dell'iniziativa che accomuna cinque regioni
dell'Italia centrale. Che si sono incontrate per sviluppare progetti di
promozione turistica e culturale. La cosiddetta Italia di mezzo, e cioè Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo ed Emilia-Romagna, si è ritrovata per definire una comune collaborazione tra territori che hanno un'identità economico-sociale simile.
Con punti di forza comuni, quali il tessuto produttivo fondato sulla piccola e media impresa, lo straordinario patrimonio culturale diffuso, l'ambiente naturale, un'agricoltura di qualità, il turismo e la cultura intese come risorse di primissimo rilievo e chiave di volta del futuro sviluppo.
Un'area, quindi, non solo geografica ma anche storico-culturale, dai
molteplici legami che deve sempre più attrezzarsi per superare la crisi
economica e competere con successo.
All'incontro, che si è svolto ad Ancona, si è delineato un quadro più
complesso del progetto Italia di mezzo, ma si è deciso di puntare innanzi tutto sul turismo, in un momento in cui la competizione globale e lo sviluppo dei flussi turistici, anche da Paesi e aree cosiddetti ''emergenti'', spingono per l'offerta di prodotti diversificati e integrati, sia dal punto di vista geo-morfologico (costa-entroterra), sia da quello tipologico (culturale, enogastronomico, religioso).
In tale ambito si collocano anche le iniziative già positivamente avviate negli anni scorsi per la realizzazione di itinerari tematici, proposti nell'ambito dei progetti interregionali e di eccellenza ai quali le 5 regioni hanno collaborato. Dalla riunione è scaturito un documento in cui sono state avanzate una serie di proposte, a cominciare dalle attività di promozione internazionale integrata, da realizzare in collaborazione con l'Enit, al progetto ''Le Vie del Gusto'', di cui la Regione Marche è capofila, che prevede la realizzazione di percorsi enogastronomici, la promozione delle eccellenze agroalimentari, la salvaguardia della tradizione gastronomica del territorio.
Proposta anche la realizzazione di una filiera turistico-culturale-a alla luce dei dati sempre più lusinghieri degli ultimi anni che premiano il segmento del turismo culturale, in grado di generare un'offerta più competitiva, attraverso la realizzazione di itinerari tematici tra le regioni.
Fin qui le buone intenzioni e questa dell’Italia di mezzo che punta sul
turismo lo è ma per far sì che si passi dalle parole ai fatti occorre qualcosa di più, la volontà reale, l’impegno concreto e l’attuazione dei progetti. Altrimenti anche questa iniziativa rimane un altro capitolo del libro dei sogni.

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