mercoledì 25 gennaio 2017

Quei morti meritano giustizia

Editoriale Radio Onda Libera del 24 gennaio 2017

Dopo cinque giorni si scava ancora alla ricerca di un altro miracolo nell'albergo di Rigopiano travolto da una valanga assassina. Intanto, come è prevedibile, la magistratura si sta muovendo, ha aperto un'inchiesta su struttura, valanga, viabilità, comunicazione e soccorsi. La Procura procede per disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Per i magistrati sarà importante verificare tutte le circostanze relative alla “struttura, alla formazione e successiva caduta della valanga, alla viabilità e all’accesso”.
I magistrati hanno anche detto che non tutte le inefficienze sono rilevanti e questo significa che non tutto quello che è accaduto ha una rilevanza penale, compresi i ritardi nei soccorsi. Invece noi vogliamo dire che quanto accaduto è vergognoso. Per una serie di motivi, il primo dei quali riguarda il fatto che le condizioni metereologiche sono prevedibili a differenza di terremoti. Quindi non essere attrezzati e non aver mobilitato subito i soccorsi diventa una colpa gravissima. Soprattutto se pensiamo che sotto quella neve ci sono i corpi di una ventina di persone.
Il ragionamento che dovranno fare i magistrati sarà più ampio. Dovranno calcolare il rischio ambientale, assodato che quella zona è a rischio valanga, bisognerà accertare se l'albergo è stato costruito dove poteva essere costruito, se ci sono tutte le carte in regola, etc etc.
Di sicuro per ora l'indagine è contro ignoti ma la speranza nostra e di tutti i cittadini che hanno partecipato con commozione a quanto accaduto, che si sono immedesimati in quei poveracci schiacciati dalla neve, ecco la speranza è che prima o poi l'inchiesta individui responsabilità precise, che quei reati potranno essere addebitati a nomi e cognomi. Perché non è possibile che delle sciagure non risponda nessuno, non ci siano responsabili.

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