Con il voto di domenica e lunedì si è concluso il turno delle amministrative. Il ballottaggio nell"unica città umbra, Todi, ha visto vincere Carlo Rossini che è diventato il nuovo sindaco conquistando il 52,37% dei voti lasciando all'uscente Antonino Ruggiano il 47.63%.
L’affluenza si è attestata al 72,8%, in leggero calo rispetto al 73,7% del primo turno. Primo turno dove Rossini aveva vinto sfiorando l’elezione al primo turno con il 48,66% (4.811 voti) mentre Ruggiano si era fermato al 41,59% (4.098).
Il dato a Todi è importante perchè l'amministrazione cambia colore, passando dal centrosinistra al centrodestra. Ma il dato del ballottaggio è ancora piu significativo a livello nazionale perchè segna la debacle dei partiti, e l'insegnamento più vero è che la gente vota coloro che non stanno al gioco dei partiti, che si mettono di traverso, che sfidano i capoccioni sia di desta che di sinistra.
Il risultato più clamoroso è ovviamente Parma, che elegge sindaco colui che mai si sarebbe pensato vincitore, Federico Pizzarotti del movimento 5 Stelle di Grillo.
Per quanto riguarda l'affluenza mai così bassa, poco sopra il 50 per cento, addirittura il 39 in alcune citta come Palermo e Genova. A significare che la gente non crede più in questi partiti e in questi politicanti. E quando arriva alle urne vota chi è capace di apparire non legato ai carrozzoni vecchi della politica.
Insomma da questo voto emergono tre quattro certezze. E' finito il Pdl e il berlusconismo, la Lega nord si è dissolta, la protesta è finita nel movimento 5 stelle dei grillini. Il Pd non rappresenta l'alternativa credibile per salvare il paese. La verità vera che non ci sono più rendite di posizione, siamo a una svolta. Lo dice la vittoria dei grillini, lo dice il forte dato dell'astensionismo.
A questo punto o i partiti cambiano, e lo fanno in fretta, oppure il cambiamento lo decideranno i cittadini, votando per protesta, per rottura con il passato, o disertando le urne.
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