martedì 1 agosto 2017

Visite fiscali, si cambia

Editoriale Radio Onda Libera del 31 luglio 2017
 
Da settembre ci sarà una stretta sulle visite fiscali per malattia. Vediamo di che cosa si tratta. Dovrebbe, il condizionale è sempre d'obbligo, prendere corpo l'atto di indirizzo relativo alla parte della riforma Madia che lancia il polo unico per gli accertamenti, in capo all'Inps. Ovviamente parliamo di lavoratori della pubblica amministrazione che saranno trattati come quelli privati. E si va verso l'assegnazione di premi ai medici che effettuano le visite di controllo a casa dei dipendenti o nelle strutture, con tanto di obiettivi da raggiungere.La novità sta proprio in questo, e riguarda cioè  "un'indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi" che potranno essere previsti nelle convenzioni tra Inps e sindacati dei medici che svolgono gli accertamenti sui lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti per malattia.
L'atto sul polo unico per le visite sulle assenze per malattia, secondo quanto riporta l'Ansa, prevede una "migliore distribuzione e copertura territoriale degli accertamenti, la riduzione dei costi anche in ragione di un'ottimale dislocazione dei medici e del contenimento dei rimborsi e delle indennità chilometriche, l'equa assegnazione degli incarichi, nonché l'incremento del numero e dell'efficienza dei controlli, utilizzando al meglio le risorse a tal fine specificatamente attribuite".
Il polo unico della medicina fiscale partirà dal primo settembre, con una "fase ponte", anche nel caso in cui non sia stato ancora firmato l'accordo tra l'Inps e i sindacati per regolare il rapporto di lavoro dei medici.
In sostanza si estende la competenza dell'Inps alla Pubblica amministrazione e vivaddio si uniformano diritti e funzioni di chi deve controllare. Per esempio ora le fasce sono diverse, ma dovranno essere omologate con un decreto ad hoc. Oggi sono previste quattro ore al giorno per il settore privato (dalle 10 alle 12 la mattina e dalle 17 alle 19 la sera) e sette per il pubblico (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Finora per i dipendenti della PA erano state in campo le Asl, che passeranno appunto la palla all'Inps.
Una breve considerazione? Finalmente in questo Paese si fa qualcosa di logico, perché avere discipline diverse ha creato disparità e favorito sistemi discutibili. Non esistono dipendente di serie A e dipendenti di serie B, a livello di tutele e garanzie.

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