E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
Il blog del direttore responsabile del Gruppo Corriere (Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena,
Corriere di Arezzo, Corriere di Maremma, Corriere di Viterbo, Corriere di Rieti)
giovedì 4 settembre 2014
Rivoluzione a scuola: conterà il merito
Editoriale Radio Onda Libera del 4 settembre 2014
E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
mercoledì 3 settembre 2014
Quanto si risparmia senza Province
Editoriale Radio Onda Libera del 3 settembre 2014
Da cinque mesi le Province sono state svuotate dai loro poteri e trasformate in enti di secondo livello, ora a giorni saranno pronti i decreti attuativi per dare corpo alla riforma. Nel frattempo una società del Tesoro e della Banca d’Italia, la Sose, ha fatto con il centro studi Nomisma una simulazione del personale e dei costi necessari a questi enti di area vasta.
Da cinque mesi le Province sono state svuotate dai loro poteri e trasformate in enti di secondo livello, ora a giorni saranno pronti i decreti attuativi per dare corpo alla riforma. Nel frattempo una società del Tesoro e della Banca d’Italia, la Sose, ha fatto con il centro studi Nomisma una simulazione del personale e dei costi necessari a questi enti di area vasta.
"Mille giorni" da non passare invano
Editoriale Radio Onda Libera del 2 settembre 2014
La politica italiana riparte a pieno ritmo anche se per la verità quest'estate si è fermata poco. Va registrato il cambio di passo del governo che ha annunciato la partenza del programma dei mille giorni.
Proviamo a vedere meglio di che cosa si tratta. L'intento del premier Renzi è di invertire la rotta, abbandonare la mania degli annunci, soprattutto dopo le ultime critiche e gaffe comunicative come quella del carretto dei gelati che non è stato tanto gradita, e puntare sui risultati.
La politica italiana riparte a pieno ritmo anche se per la verità quest'estate si è fermata poco. Va registrato il cambio di passo del governo che ha annunciato la partenza del programma dei mille giorni.
Proviamo a vedere meglio di che cosa si tratta. L'intento del premier Renzi è di invertire la rotta, abbandonare la mania degli annunci, soprattutto dopo le ultime critiche e gaffe comunicative come quella del carretto dei gelati che non è stato tanto gradita, e puntare sui risultati.
martedì 2 settembre 2014
Ecco perché non farò la doccia gelata
Il punto del direttore dell'1 settembre 2014
Non accetterò di fare la doccia gelata. Ringrazio per la nomination presa in prestito dal Grande Fratello ma rifiuto di accodarmi. Voglio spiegare in sintesi il rifiuto di fare un gesto che ideato per una nobile causa, raccogliere fondi per la Sla, ha contagiato anche in buona fede personaggi famosi e comuni mortali.
Non accetterò di fare la doccia gelata. Ringrazio per la nomination presa in prestito dal Grande Fratello ma rifiuto di accodarmi. Voglio spiegare in sintesi il rifiuto di fare un gesto che ideato per una nobile causa, raccogliere fondi per la Sla, ha contagiato anche in buona fede personaggi famosi e comuni mortali.
giovedì 14 agosto 2014
Il “Don” non c’è più,
ma la sua opera resta per sempre
Il punto del direttore del 14 agosto 2014
Il “Don” non c’è più. Lo chiamavano così i ragazzi che lo hanno conosciuto. Il suo cuore ha cessato di battere martedì notte, nella sua stanza, alla Comunità Incontro di Molino Silla, la sua casa. Assistito fino all'ultimo respiro dai ragazzi che lui ha aiutato per una vita intera. Fin da quando nel febbraio del 1963, a piazza Navona, Alfredo, uno dei tanti giovani drogati gli si avvicinò per comunicargli il suo dolore, la sua disperazione. Don Pierino non mise mano al portafogli per mondarsi la coscienza, lo portò con sé nella sua abitazione. Quel giorno nacque l'idea di un centro, di una comunità dove accogliere i tossicodipendenti, quelli che per una dose di droga si bruciavano (e si bruciano) il corpo e l'anima.
Il “Don” non c’è più. Lo chiamavano così i ragazzi che lo hanno conosciuto. Il suo cuore ha cessato di battere martedì notte, nella sua stanza, alla Comunità Incontro di Molino Silla, la sua casa. Assistito fino all'ultimo respiro dai ragazzi che lui ha aiutato per una vita intera. Fin da quando nel febbraio del 1963, a piazza Navona, Alfredo, uno dei tanti giovani drogati gli si avvicinò per comunicargli il suo dolore, la sua disperazione. Don Pierino non mise mano al portafogli per mondarsi la coscienza, lo portò con sé nella sua abitazione. Quel giorno nacque l'idea di un centro, di una comunità dove accogliere i tossicodipendenti, quelli che per una dose di droga si bruciavano (e si bruciano) il corpo e l'anima.
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