La
riforma della sanita' ha visto la luce. Sono stati presentati i tagli e i
risparmi, e quindi le linee direttive. Sicuramente una sfida impegnativa dal
momento che la Regione ha dovuto fare i conti con i 38 milioni in meno nel 2013
e gli 83 l'anno successivo. Quello disegnato pare un sistema unitario.
Confermate le due aziende ospedaliere, a Perugia e Terni, e le 2 aziende
sanitarie frutto dell'accorpamento delle attuali quattro.
Il blog del direttore responsabile del Gruppo Corriere (Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena,
Corriere di Arezzo, Corriere di Maremma, Corriere di Viterbo, Corriere di Rieti)
sabato 29 settembre 2012
Il grande cuore degli italiani
Editoriale Radio
Onda Libera del 30 maggio 2012
Terremoto
in Emilia Romagna, il bilancio e' provvisorio, 16 le vittime, migliaia gli
sfollati, case distrutte, monumenti danneggiati. La gente ha paura e dalle
immagini e dai racconti per televisione sembra di rivivere un incubo, di
tornare indietro nel tempo, a quando la terra tremava anche qui 15 anni fa. E
la terra continua a tremare, anche stanotte tantissime le scosse che hanno
spaventato cittadini, tecnici e volo tari.
I partiti che non ci sono più
Editoriale Radio
Onda Libera del 29 maggio 2012
La
fuga dalla politica sarebbe “una catastrofe”, la fine dei partiti impensabile.
E il web? Utile, ma non può certo sostituire i partiti che “sono le cinghie di
trasmissione delle istanze dei cittadini verso le istituzioni”.
I vecchi vizi del nostro calcio
Editoriale
Radio Onda Libera del 28 maggio 2012
Calcio
scommesse. L'inchiesta ha subito un'accelerata, 19 in manette, arresti
eccellenti, indagati famosi, come l'allenatore della Juve Conte, blitz a
Coverciano dove si trova la nazionale per la preparazione agli Europei.
venerdì 28 settembre 2012
Il cambiamento bussa alle porte
Il punto del
direttore del 27 maggio 2012
Il vento di
cambiamento in Umbria spira lieve, molto lieve. Del resto il test
amministrativo dalle parti nostre non era, per il campione dei comuni
interessati, granché rappresentativo. La partita comunque è finita 7 a 2 per il
centrosinistra, con una sconfitta netta del centrodestra che in precedenza
governava il doppio dei municipi. Ora al di là del verdetto delle urne, che
merita rispetto e obbliga a formulare un augurio di buon lavoro ai neo sindaci,
quello che si respira e che arriva dai palazzi del potere centrale è una forma
di protesta e soprattutto una voglia di discontinuità rispetto al passato. I
cittadini hanno detto che tutti i partiti tradizionali sono passati di moda,
chi più chi meno, se si considera che la somma dei voti ai grillini e gli
astensionisti rappresentano la
maggioranza del Paese.
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