martedì 12 settembre 2017

Sorpasso dei grillini sul Pd

Editoriale Radio Onda Libera dell'11 settembre 2017
 
La politica è di nuovo in moto e sono ripresi i sondaggi che rappresentano il termometro delle condizioni di salute dei partiti. E vediamo subito le novità. Secondo Demos&Pi, i Cinquestelle dopo l'estate tornano in testa tra le forze politiche, guadagnando 2 punti in tre mesi. Ma non è solo questa la novità. L'altra è che il presidente del consiglio Gentiloni raggiunge un indice di gradimento di quasi il 50 per cento.
L'indagine mette in evidenza anche altri aspetti e cioè che il Pd fa fatica a superare quota 27, che Renzi è superato da leader come Di Maio, Salvini e Meloni, ma non ha comunque rivali quando c’è da scegliere il leader del centrosinistra. Nel frattempo Di Maio non ha avversari all’interno dei grillini. A destra, invece, vorrebbero Salvini e non più Berlusconi.
Da una parte la situazione dei partiti: il Pd e le forze di centrosinistra insieme potrebbero raggiungere il 40 per cento;  il centrodestra supererebbe oggi il 30 per cento.
Intanto vediamo qualche numero. Primo partito torna a essere il M5S con il 28,1, riguadagnando circa due punti da giugno a settembre. Il M5S è più o meno stabile da due anni, anche se è molto sotto il picco del 32 per cento raggiunto nel giugno 2016. Tre mesi fa, ultimo sondaggio di Demos&Pi prima della pausa estiva, a essere la prima forza politica era il Pd, anche se di poco. Ma nel frattempo ha avuto un aumento di solo mezzo punto. Il Pd ha perso 2,5 punti da dicembre 2016 (periodo post-referendum) e 5,5 rispetto al giugno 2015, cioè dopo un anno e mezzo di governo Renzi.

Da tenere di conto è che questo calo coincide con la consistenza dei fuoriusciti dal Pd, che hanno formato Mdp. Il partito di Speranza, Bersani e D’Alema è dato attualmente al 3,8 per cento. Rimanendo nel campo del centrosinistra sono dati al 2 per cento il Campo Progressista di Giuliano Pisapia e al 2,4 Sinistra Italiana, cioè gli eredi di Sel.
Nel centrodestra la Lega Nord viaggia spedita e raccoglie il 13,6 per cento dei consensi, tornando ai livelli di massima salute (il picco resta quello del 14 per cento dell’estate 2015). Forza Italia è al 13,2 e segna un calo di poco più di un punto percentuale in tre mesi. Stabili i Fratelli d’Italia al 4,8. La somma fa 31,6.
Alternativa Popolare di Angelino Alfano resiste al 2 per cento: resta solo da capire se metterlo nel centrosinistra o nel centrodestra.
Ecco, fin qui i numeri e le percentuali. Che vanno letti anche in relazione alle prossime elezioni in Sicilia e in preparazione delle elezioni politiche della prossima primavera. Ovviamente si tratta di sondaggi e non di verità, del resto ultimamente i sondaggi hanno fatto sempre un buco nell'acqua, ma sono indicativi, sono una bussola per capire che vento tira e come muoversi. Manca un dato fondamentale e cioè l'astensionismo, il numero di gente sfiduciata che non si sente o rappresentata da questi partiti e questi politici. Forse, scommettiamo, che il partito di chi non vota è quello più numeroso. Ne riparleremo.

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