lunedì 31 ottobre 2011

Ecco i rottamatori

Editoriale Radio Onda Libera del 31 ottobre 2011 

La convention dei rottamatori, cioe' coloro che chiedono un rinnovamento della politica. Oltre diecimila persone, più di 500 mila contatti streaming On line. Questi sono solo alcuni dei numeri della tre giorni organizzata da MatTeo Renzi, sindaco di Firenze, alla stazione di leopolda chiamata big bang.

Critiche pesanti e pungenti al Pd e a chi lo gestisce, ma per ora nessuna candidatura ufficiale per le primarie. Sul piatto cento idee per l'Italia, per cambiare questo paese ingessato, vecchio. 

Noi - ha detto Renzi - oggi dobbiamo essere capaci di produrre argomenti e una speranza. Abbiamo il dovere di restituire dignità alla politica. 

Parlando delle primarie, il sindaco di firenze ha detto: non sono solo un modo per selezionare in modo diverso la classe dirigente, sono un ribaltamento. Gli elettori scelgono e non con il casting. Un partito degno di questo nome, democratico, non fa burocrazia interna, ma si apre. Si apre andando a incontrare le persone. Se il Pd vuole vincere le elezioni deve provare a scrivere una storia nuova. E la storia nuova la scrivono i pioneri, non i reduci. Valorizziamo i militanti, i circoli, andiamo noi fuori, non portiamoli nelle nostre stanze».

E arrivano anche le ricette. Per lanciare una «rivoluzione delle idee» nel Pd dalla kermesse fiorentina sono state proposte precise: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, scommessa sulle questioni ambientali, abolizione del valore legale del titolo di studio, abolizione dei vitalizi, superamento del bicameralismo perfetto, dimezzamento del numero dei parlamentari, riforma delle pensioni, introduzione del reato dell'omicidio stradale, cancellazione delle Camere di commercio.

Insomma Renzi e i suoi rottamatori fanno sul serio, parlando al cuore della gente e proponendo cose concrete, condivisibili. Speriamo che non sia un bluff. l'Italia ha bisogno di una nuova e soprattutto buona politica
  

sabato 29 ottobre 2011

Il Papa: "Mai più violenza"

Editoriale Radio Onda Libera del 28 ottobre 2011

 «Mai più violenza, mai più guerra, mai più terrorismo. In nome di Dio ogni religione porti sulla terra giustizia e pace, perdono e vita, amore».
Con queste parole Benedetto XVI ha suggellato l’appello conclusivo della Giornata del dialogo di Assisi che si è tenuta ieri, a distanza di 25 anni dal primo incontro interreligioso voluto da Papa Giovanni Paolo II.
In sostanza il Pontefice e i capi delle religioni di tutto il mondo hanno rinnovato l'impegno per la pace proclamato nel 1986. Anche gli atei si sono dichiarati d'accordo nel dedicare ogni sforzo a costruire con tutti gli uomini e le donne di buona volontà un mondo nuovo, affinché credenti e non credenti vivano, nella fiducia reciproca, la ricerca comune della verità, della giustizia e della pace.

E' la giornata del dialogo

Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2011

Visita del Papa ad assisi. Tra poco più di mezz'ora Papa Benedetto XVI scenderà alla stazione di Santa Maria degli Angeli e per tutta la giornata ripercorrerà i momenti del suo predecessore, Papa Wojtyla, che il 27 ottobre di 25 anni fa radunò nella città di San Francesco i capi delle religioni di tutto il mondo per un incontro di dialogo e di pace. La novità di quest'evento, storico, è che partecipano oggi anche le delegazioni di non credenti.
Il significato di questa visita è immenso, profondo perché dopo un quarto di secolo Papa Ratzinger vuole far rivivere lo spirito di Assisi, vale a dire quello che secondo il Papa polacco rappresentò quelll'incontro, e cioè il dialogo, il comune impegno delle religioni per la pace e la giustizia nel mondo.

In pensione a 67 anni

Editoriale di Radio Onda Libera del 26 ottobre 2011

Parlaimo di previdenza perchè è stata trovata un'intesa e la notizia è che nel 2026 le donne andranno in pensione a 67 anni. Prima di spiegare quest'ultima novità è necessario fare un passo indietro.
Di fronte alla situazione grave del nostro paese, con un debito pubblico spaventoso e un governo che non adotta azioni efficaci, l'unione europea ha chiesto a Berlusconi di mettere in campo riforme tempestive e serie. Entro oggi. E il governo ha preparato ieri sera, dopo una giornata concitata perché l'accordo non si trovava, una lettera di 15 pagine che Berlusconi porterà a Bruxelles oggi.

Aumentano gli studenti stranieri

Editoriale di Radio Onda Libera del 25 ottobre 2011

Parliamo di immigrati, di studenti stranieri. Di solito si parla di questi cittadini in riferimento alla delinquenza, questa volta ne parliamo a proposito del rapporto del ministero dell'istruzione che ha scattato una fotografia della situazione.
Secondo quest'indagine sono oltre 711 mila gli alunni alunni stranieri (8,3%), vivono al Nord e scelgono le professionali. In media, i bocciati sono il doppio degli italiani. I numeri sono in aumento anche se la crescita rallenta un po' rispetto agli anni scorsi. Ma sui banchi di scuola fanno la fatica di sempre, pur orientandosi, per lo più, verso scuole «più facili», o quelle che i loro coetanei del Belpaese snobbano un po'. Scuole pubbliche, naturalmente (85,8%), eccetto che per le materne (nelle private se ne contano 135.632, pari al 35,3% di tutti i bambini stranieri da 3 a 6 anni; sono solo il 4,2% alle elementari, il 3,3% alle medie, il 3,9% alle superiori).