lunedì 20 luglio 2015

Non si può morire così a 16 anni

Editoriale Radio Onda Libera del 20 luglio 2015

La notizia è nota, un ragazzino di sedici anni di Città di Castello è morto pare in seguito all'assunzione di ecstasy. Tutto è avvenuto a Riccione dove l'adolescente era in vacanza insieme a due amici e con i genitori di uno di essi. Sabato sera i tre hanno pensato di andare in una famosa discoteca della Riviera e qui il ragazzino si è sentito male. Inutili i soccorsi, i tentativi di salvargli la vita.
Una morte assurda, una morte per una pasticca di droga. A sedici anni non ci si può ammazzare così.


C'è un'inchiesta che accerterà ogni dettaglio delle ultime ore del ragazzino, dove ha comprato la droga, quando l'ha ingerita. E soprattutto le cause precise della morte, che saranno chiare solo l'autopsia.
La tragedia ha sconvolto Città di Castello, come ha colpito tutto il Paese. E pone interrogativi a cui bisognerebbe dare risposte. Il primo di tutti: è giusto legalizzare le droghe cosidette leggere? Servono controlli più seri nei pressi delle discoteche per evitare che la droga sia portata o addirittura smerciata all'interno dei locali?
Vanno bene tutte le battaglie lancia in resta contro l'uso degli stupefacenti ma se alla fine muore un ragazzino di sedici anni allora si tratta dell'ennesima sconfitta di chi vende la droga e di chi specula su una fragilità dei giovani e purtroppo di questi tempi anche dei meno giovani. E si perché sono sempre più gli adulti che da qualche tempo si rivolgono alle comunità terapeutiche.
L'emergenza droga è particolarmente sentita nella nostra regione, che ha numeri alti per decessi in seguito a overdose. Ma per arginare il fenomeno oltre ai controlli è indispensabile un'opera culturale, un cambio di mentalità, per far capire a tutti che con la droga non si risolve nulla, e serve solo a distruggersi.
Ma in questo momento le chiacchiere sono inutili e le parole appaiono anche stonate, ora è il momento del dolore per un ragazzino che sabato notte è stato strappato alla vita.


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